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Italian Update: PAN GPP Action Plan

Categories: EMEA

By Michele Redi | November 9, 2018 << Back to Articles

PAN GPP Piano d’azione per la sostenibilità ambientale

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A spingere le aziende manifatturiere nello sviluppo e nella produzione di determinati prodotti non è solo il mercato dei consumatori (quindi un approccio dal basso), ma anche l’insieme di normative e direttive che, in un’ottica più ampia, mirano a modificare il mercato stesso determinando dall’alto cosa, le modalità di intervento con un approccio sostenibile.

Le aziende produttrici di attrezzature manuali per la pulizia, ad esempio, non sono esenti da questa logica.

Estremamente importante per il settore delle attrezzature manuali è stata l’adozione del PAN GPP, il “Piano d’azione per la sostenibilità ambientale dei consumi della pubblica amministrazione”.

Il Pan GPP definisce gli obiettivi nazionali, identifica le categorie di beni e servizi in linea con i criteri ambientali minimi (CAM) e fornisce linee guida agli Enti Pubblici, sulla spinta della strategia GPP, secondo la quale è opportuno prediligere prodotti e servizi a ridotto impatto ambientale durante tutto il loro ciclo di vita.

Perciò il contributo della Pubblica Amministrazione, in questo caso nel ruolo di cliente e consumatore, diventa determinante nell’orientare le scelte del mercato, allo scopo di favorire la crescita di un mercato sostenibile e di promuovere una green economy per il contenimento di un uso eccessivo delle risorse naturali.

I Criteri Ambientali Minimi (CAM), la cui applicazione è stata resa obbligatoria con il Codice degli appalti (dlgs 50/2016), sono requisiti atti a definire le varie fasi d’acquisto, allo scopo di identificare i prodotti o servizi virtuosi da un punto di vista ambientale e sostenibile affinché anche la Pubblica Amministrazione razionalizzi i consumi riducendo la spesa.

L’ applicazione sistematica ed omogenea di questi criteri consente di diffondere le tecnologie ambientali ed i prodotti preferibili da un punto di vista sostenibile, producendo così un effetto leva sul mercato ed inducendo gli operatori economici meno virtuosi ad adeguarsi alle nuove richieste della pubblica amministrazione.

E’ pur vero che negli ultimi dieci anni, le aziende manifatturiere di articoli e soluzioni per la pulizia professionale hanno fatto passi da gigante nella direzione green, tuttavia molte organizzazioni stentano ancora ad adeguarsi.

Se pensiamo agli strumenti per la pulizia manuale di ultima generazione, disegnati e prodotti dalle aziende più virtuose, ci rendiamo conto di come questi siano stati concepiti per ridurre il tempo di lavoro, fatica e consumi. Telai, mop in microfibra, carrelli e strumenti per la pulizia di superfici e vetrate ora sono sempre più ergonomici, leggeri, facili da usare e soprattutto riciclabili quando il loro ciclo di vita è concluso.

Pensiamo ad esempio alle tecnologie più moderne, che propongono materiali riciclabili fino al 75% ed allo stesso tempo in grado di rispondere ai più stringenti requisiti di solidità ed efficienza. Anche i sistemi automatici per il dosaggio dei detergenti, in dotazione ai più moderni carrelli, sono testimonianza di una vera innovazione: le quantità di soluzione detergente vengono automaticamente adeguate e tarate sul livello di sporco da rimuovere.

Se parliamo di sistemi per la pulizia di vetrate e superfici, rileviamo che i sistemi “pure-water”, utilizzando esclusivamente acqua demineralizzata, sono stati concepiti per pulire le superfici eliminando del tutto il ricorso al prodotto chimico, pur lasciando le vetrate perfettamente lavate e cristalline ancor più a lungo. Inoltre, data l’assenza di qualsiasi traccia di detergente, l’acqua di scarto di questi sistemi può essere tranquillamente usata per innaffiare le piante oppure può essere semplicemente eliminata negli scarichi pubblici. 

Soluzioni quindi facilmente applicabili, pensate nell’ottica di valorizzazione della qualità ambientale ed nel rispetto dei criteri sociali allo scopo di ottimizzare i consumi e ridurre la spesa pubblica e privata.

Italian Update: PAN GPP Action Plan for Environmental Sustainability in Italy

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It is not only the consumer market that pushes manufacturers to develop and start production of new products (a so called “bottom-up” approach). Sometimes, it can be a set of new regulations and directives that cause significant change in the market itself by determining how and to which degree companies should comply with a sustainable approach.

Manufacturers of manual cleaning equipment, for example, have recently been facing this latter situation. As a matter of fact, the introduction of the for Environmental Sustainability of Public Administration Purchases (PAN GPP) in Italy has been extremely important to manufacturers in the manual equipment cleaning sector.

The PAN GPP determines comprehensive national objectives, categories of goods and services that must comply with a Minimum Environmental Standard (CAM) and provides guidelines to Public Authorities within a general GPP strategy. These guidelines stipulate the selection and purchase of products and services based on a reduced environmental impact throughout their life cycle.

The Italian Public Administration’s influence, in this case in the role of buyer and consumer, therefore becomes decisive in guiding the market towards the introduction of sustainable products and the promotion of a green attitude for the containment of unnecessary consumption of natural resources and materials.

The Minimum Environmental Standard, whose contents have become mandatory with the Italian Procurement Law (no. 50/2016), defines the various purchasing procedures in order to identify products or services that are smart from an environmental and sustainability point of view, so that the Public Administration can rationalize its requirements as well as reduce costs.

The systematic and homogeneous implementation of these criteria makes it possible to consolidate environment-friendly technologies and products that become best choice from a sustainability point of view, thus producing a leverage effect on the market and pushing less flexible producers to comply with the new requirements of the Public Administration.

It is true that in the last ten years manufacturers of professional cleaning products and solutions have made giant steps towards a sustainable and green philosophy, but many companies were still struggling to cope.

If we look at the last generation of manual cleaning tools, launched by the most active and receptive companies, we can recognize how they have been designed to reduce labor time, fatigue and waste. Frames, microfiber mops, trolleys, and tools to clean surfaces and windows have become much more ergonomic, light, easy to use and above all recyclable when their life cycle is over.

Modern technologies have allowed builders to employ up to 75 percent of recycled raw materials, nonetheless meeting the most stringent requirements of the market in terms of solidity and efficiency. Automatic detergent-dosing systems, now featured in state-of-the-art trolleys, are evidence of a new ecological concern: quantities of detergent solution are automatically finely calibrated and adjusted to the type of dirt to be removed.

If we take a look at systems for cleaning windows and surfaces, we can remark that pure-water systems, that utilize only demineralized water, have been specifically designed with the aim of completely avoiding the use of chemical agents, but still achieving perfectly washed and crystalline windows. In addition, due to the absence of detergents, the waste water of these systems is safe to water plants or be simply disposed of in public drains.

All these smart solutions have been conceived with the intent to promote respect for the environment and for social values, in order to reduce the use of natural resources and cut down on public and private expenditure.


About the Author.

Michele Redi is a member of the ISSA EU Council representing Italy.